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<b>Attenzione! Per accedere alla mostra è necessario acquistare il biglietto di ingresso oltre l’audioguida</b>.<br><br>Dopo il successo della mostra, realizzata in occasione dei 150 anni dalla nascita dell’impressionismo, a Roma, arriva a Napoli un insieme organico di opere che intende documentare l’irrompere della rivoluzione impressionista a Parigi, indagando un arco temporale che va dal 1850 fino ai primi anni del Novecento.<br><br>La mostra, si terrà presso la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, Lapis Museum, dal 23 novembre 2024 al 27 aprile 2025, per quantità di opere e per artisti presenti, è un’occasione unica per entrare nel cuore di un movimento che ha scardinato le convenzioni artistiche e sociali del mondo a venire. I prestiti, provenienti da collezioni private, mettono in luce un substrato tutt’altro che popolare, di preziosi manufatti che non vengono quasi mai donati al pubblico.<br><br>Con la curatela di Vittorio Sgarbi e la collaborazione di Stefano Oliviero, il progetto espositivo, vuole evidenziare gli importanti cambiamenti della società dell’epoca con l’avvento della grande industrializzazione, la nascita della fotografia, del cinema, dell’elettricità, del telefono e dei primi voli aerei, il tutto esaltato e proposto nelle celebri esposizioni internazionali parigine. Novità, che hanno ovviamente contribuito a cambiare la società e di conseguenza, anche il mondo dell’arte.<br><br>Il punto di partenza è il movimento che fa capo all’Ecole de Barbizon i cui pittori furono i germi ispiratori dei giovani che nel 1874 sfidarono il Salon ufficiale organizzando una mostra in proprio. Gli Impressionisti iniziarono così la loro conquista proseguendo con altre sette mostre ufficiali alle quali parteciparono numerosi artisti. Tutto questo rappresenta l’ingresso ufficiale del movimento nel mondo dell’arte.<br><br>Troveranno quindi posto nella mostra, le opere dei grandi protagonisti quali Monet, Degas, Manet, Renoir, Cezanne, Gauguin, Pissarro e altri, accanto ai grandi comprimari come Bracquemond, Guillaumin, Forain, Desboutin, Lepic e tutti gli altri artisti che con loro hanno condiviso l’avventura di un nuovo modo di fare arte.<br>La presenza di alcune figure del post Impressionismo, documenta l’influenza che il movimento ha avuto nel mondo artistico di fine Ottocento, rimarcata dalle presenze di artisti come Toulouse Lautrec, Permeke, Derain, Dufy e Vlaminck tra gli altri.<br>Un particolare ed inedito percorso, su un movimento e sugli artisti che hanno contribuito a creare una tra le più straordinarie rivoluzioni artistiche della storia dell’arte. Un movimento che ha aperto la strada alla libertà creatrice per gli artisti di tutto il mondo.<br><br> Per saperne di più
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